Dal campo di atletica alla dirigenza federale
La vita sportiva come palestra per affrontare le sfide quotidiane è stata il tema centrale dell’incontro “Vite da sportive” a Valvasone, organizzato dall’Atletica San Martino in vista dei Campionati mondiali master di corsa in montagna. Due ex campionesse azzurre di grande successo, Manuela Levorato ed Ester Balassini, hanno condiviso le proprie esperienze durante l’evento. Levorato, ex recordwoman italiana nei 100 e 200 metri, e Balassini, ex lanciatrice di martello con un record nazionale, hanno raccontato il loro percorso nel mondo dello sport e il successivo passaggio alla carriera dirigenziale. Entrambe hanno iniziato l’atletica in giovane età, affrontando le difficoltà con impegno e dedizione, concentrandosi su allenamenti intensi e un’alimentazione adeguata. Balassini ha sottolineato il suo ruolo pionieristico nel lancio del martello femminile, disciplina riconosciuta ufficialmente solo dal 1995.
La transizione e il ruolo post-carriera
Dopo il ritiro dall’agonismo, Levorato e Balassini hanno intrapreso una carriera dirigenziale, partendo dai loro territori di provenienza per poi approdare nel Consiglio federale della FIDAL. Levorato ha evidenziato l’importanza di avere un progetto di supporto post-carriera per gli atleti, coinvolgendo non solo la FIDAL ma anche il CONI.
Valorizzare le prove multiple e l’atletica paralimpica
Nel loro ruolo dirigenziale, le ex atlete si impegnano per valorizzare le prove multiple e l’atletica paralimpica, con particolare attenzione all’eptathlon e al decathlon, discipline che spesso non ricevono la giusta considerazione. L’obiettivo è offrire maggiori opportunità ai multi-atleti di esprimere il proprio talento al meglio.
Premio e testimonianza di longevità sportiva
Nel corso della serata è stata premiata da European Master Athletics la padovana Emma Mazzenga, atleta master classe 1933. Mazzenga ha ottenuto nove record mondiali nella categoria W90 e si è aggiudicata il titolo iridato nei 200 metri nel 2024. Professoressa di chimica in pensione, rappresenta un esempio straordinario di come lo sport possa arricchire la vita in ogni età. Il premio le è stato consegnato dal vice-presidente EMA Giovanni Tracanelli.