Il mercato del lavoro italiano è sempre alla ricerca di professionisti ICT, con un totale di 184.000 annunci di lavoro pubblicati tra gennaio 2023 e agosto 2024. Tuttavia, il sistema formativo tradizionale non riesce a soddisfare la domanda di competenze digitali, come evidenziato dal Rapporto sulle Competenze Digitali 2024 presentato a Roma durante l’evento “Competenze Digitali: un’opportunità per lo sviluppo del Paese” presso il ZEST Hub.
La domanda di professionisti ICT rimane elevata
Il rapporto ha evidenziato che la richiesta di professionisti ICT si sta espandendo al di là delle aziende tecnologiche, coinvolgendo settori tradizionali come la consulenza, l’energia e l’ingegneria. I ruoli più richiesti includono Web Developer, Sviluppatori Software, Data Analyst e specialisti in supporto tecnico come l’IT Specialist. Le competenze più ricercate includono linguaggi di programmazione come Java, Python e JavaScript, con un crescente interesse anche per soft skills come il Project Management.
Un gap educativo che rallenta la crescita digitale
Nonostante l’elevata domanda, la formazione ICT in Italia non riesce a soddisfare le esigenze del mercato. Meno della metà della popolazione in età lavorativa possiede competenze digitali di base, con solo il 22% che raggiunge un livello avanzato. Il sistema universitario e gli ITS faticano a offrire corsi focalizzati sulle competenze digitali, con solo il 16% dei corsi universitari recenti che si concentrano su questo ambito e una presenza limitata di percorsi ITS in campo ICT.
La crescita dell’Intelligenza Artificiale nel settore ICT
Un aspetto significativo è l’aumento della richiesta di competenze in Intelligenza Artificiale, con oltre 21.000 annunci che menzionano l’IA, registrando un aumento del 73% rispetto all’anno precedente. Le richieste specifiche per l’IA generativa, come ChatGPT e Pytorch, stanno crescendo in modo esponenziale, dimostrando l’importanza crescente di queste competenze nel contesto aziendale.
La risposta delle aziende: formazione interna e collaborazioni
Per colmare il divario di competenze, molte aziende italiane stanno implementando programmi di formazione interna, come academy aziendali, che sono considerati efficaci dal 78% degli intervistati. Questi programmi si concentrano su tecnologie avanzate come Cybersecurity e Analisi Dati, ma anche su competenze trasversali come leadership e lavoro di squadra. Inoltre, il 33% delle aziende ha istituito academy interne per affrontare la mancanza di professionisti qualificati, mentre il 71% ritiene cruciale una maggiore collaborazione tra università, ITS e imprese per allineare l’offerta formativa alle esigenze reali del mercato.