Durante la conferenza stampa voluta dall’assessorato all’Istruzione e alle Politiche Giovanili del Comune di Pordenone, sono state presentate le numerose attività in partenza da lunedì 3 aprile presso i Centri Giovani della città. Prima delle novità è l’apertura del nuovo Centro per ragazzi HUB 381 in viale Dante presso la Corte del Bosco, che va ad aggiungersi alla rete di Centri Giovani di cui fanno parte i servizi ormai rodati di via Pontinia, Largo Cervignano e la recente Casa delle Attività a Vallenoncello. L’intento, come spiega il Comune, è quello di distribuire in tutta Pordenone dei luoghi in cui gli over 14 anni possano stare assieme in modo sano, socializzare, svolgere attività ricreative e formative, avere stimoli positivi per combattere disagio e situazioni difficili. La parola d’ordine è quindi “coinvolgimento attivo” dei ragazzi nella vita cittadina, affinché i più giovani possano riconoscere questi Centri quale punto di riferimento per la loro crescita.
Il Comune di Pordenone ha investito 330 mila euro in 3 anni a favore dei Centri ed è attualmente in attesa di ulteriori stanziamenti e risorse per ampliare gli orari di apertura. Questi gli orari attualmente in vigore presso i 4 centri: via Pontinia (lunedì e venerdì 16.30-19.30), Largo Cervignano (mercoledì e giovedì 16.30-19.30), Casa delle Attività (mercoledì 16.00-19.00 e sabato 15.00-18.00) e HUB 381 (martedì 16.00-19.30). Con l’apertura in città di quest’ultimo centro, spazio aggregativo e culturale facente capo alla cooperativa sociale FAI, si garantisce l’attività a favore dei giovani per 6 giorni a settimana e, per venire incontro a precise esigenze, il Comune non esclude di effettuare anche delle aperture serali. A gestire questi centri, che svolgono tutti attività coerenti ad un preciso progetto voluto dall’assessorato alle Politiche Giovanili, sono la fondazione Opera Sacra Famiglia, la cooperativa sociale Ascaretto, la cooperativa sociale FAI e la fondazione Another World Foundation.
A chi si rivolgono i Centri Giovani e quali attività svolgono? L’attenzione del Comune è rivolta a tutti i ragazzi dai 14 anni in su che desiderano socializzare con i propri coetanei in un ambiente sano e stimolante. Inoltre troveranno una accoglienza dedicata anche coloro che hanno bisogni specifici, che presentano disagi scolastici o sociali, che vivono in contesti familiari ostili o che si sono chiusi in se stessi, per timore del confronto con gli altri. Intercettati grazie ad un piano di comunicazione mirato, questi giovani possono parlare con gli “Youth workers”, operatori formati a raccogliere i loro bisogni e le loro difficoltà, venendo da essi indirizzati verso dei servizi che rispondono a bisogni immediati specifici. Tra tali servizi rientrano ovviamente anche i Centri Giovani, nei quali i ragazzi svolgono attività di animazione e aggregazione, laboratori artistici, teatrali, musicali e multimediali (per potenziare le loro competenze digitali, in collaborazione con la fondazione Another World Foundation), ma anche giochi di gruppo, calcetto nei campetti messi a disposizione, attività ricreativa con gli anziani di Casa Serena, proposte culturali utili al territorio. Per avviare ulteriori attività, il Comune accoglie volentieri le proposte e le richieste dei ragazzi.
Tra gli “Youth workers” spiccano anche gli operatori di strada, che intercettano il disagio laddove serve realmente, offrendo un servizio importantissimo per le vie della città, non essendo più legati ad un’area di competenza. A breve il coordinamento degli operatori di strada sarà in capo completamente alle Politiche Giovanili.
In fatto di fondi messi a disposizione per i ragazzi, come si è detto, il Comune di Pordenone ha stanziato 330 mila euro per i Centri Giovani. Si attende poi un finanziamento di 120 mila euro che ANCI ha disposto per l’attività di orientamento dei ragazzi, organizzando corsi di formazione per fornire loro le competenze sia sul mercato del lavoro, che sulle tecnologie multimediali e digitali. Inoltre la Fondazione Con I Bambini, attraverso un finanziamento della Presidenza del Consiglio dei Ministri, ha disposto la somma di 500 mila euro (che potrebbe arrivare ad 1 milione) per il progetto, destinato alla Casa delle Attività a Vallenoncello, che mira a potenziare nei giovani la formazione digitale e il rapporto con le imprese. Alla coprogettazione attivata in questa struttura collaborano col Comune, oltre ai partners, l’ISIS Mattiussi Pertini, l’Istituto Comprensivo Pordenone Sud e il Polo Tecnologico.
Altri 40 mila euro sono messi a disposizione per il servizio degli operatori di strada, mentre circa 250 mila euro riguardano il “Patto educativo di comunità”, un progetto inserito nel PNRR contro la dispersione scolastica, ovvero il rischio che alcuni ragazzi hanno di lasciare per sempre la scuola. La dispersione è anche legata alla sfera personale e spesso è dovuta a contesti familiari o amicali distruttivi. Inoltre, in seguito alla pandemia, si è riscontrata in molti giovani una situazione di grave isolamento e solitudine. All’interno del progetto, quindi, si vuole fornire a chi è in difficoltà un’alternativa attraverso modelli ed esempi positivi al di fuori della scuola, grazie ad attività extra scolastiche e di supporto nel rapporto con le famiglie. Del “Patto educativo di comunità”, coordinato dal Comune di Pordenone, fanno parte le scuole superiori professionali e tecniche di Pordenone che hanno presentato valutazioni un po’ più basse nei test invalsi. Si tratta dell’Istituto comprensivo Pordenone Centro, dell’Istituto Mattiussi Pertini, dell’ISIS Zanussi, Dell’ISIS Flora e del Liceo artistico Galvani, il cui biennio ha sede in città. Attraverso questo progetto sarà avviata un’attività di tutoraggio che gli istituti non sarebbero in grado di fare da soli.
Una somma generosa, quindi, quella che l’Amministrazione mette a disposizione dei giovani, sia attraverso stanziamenti che con l’intercettazione di bandi e la creazione di progetti ad hoc. Un totale che, a seconda di quanto giungerà dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, potrebbe variare tra 1 milione 240 mila euro e 1 milione 740 mila euro.
A metà aprile l’assessore all’Istruzione e alle Politiche Giovanili del Comune di Pordenone incontrerà i rappresentanti dei ragazzi delle scuole superiori della città per presentare le novità dei Centri Giovani, i nuovi progetti e i servizi a supporto dei ragazzi. Sarà un’occasione positiva di confronto, di scambio e di accoglimento delle eventuali loro richieste.