Si è appena conclusa la stagione dell’olio in Friuli Venezia Giulia, ma i produttori si lamentano di una grave diminuzione della produzione di olive, che ha registrato un calo del 50% rispetto alla media storica. Gli olivicoltori della regione hanno affrontato una stagione particolarmente difficile a causa di avverse condizioni climatiche.
Le cause della scarsa produzione
Ellis Tomasin, olivicoltore di Castions di Strada, ha spiegato che il clima primaverile è stato sfavorevole alla fioritura delle piante, con alta piovosità e forti piogge che hanno compromesso l’impollinazione e l’allegagione, riducendo la formazione delle olive. Il freddo anticipato a settembre ha rallentato la crescita delle drupe, ma le temperature elevate di novembre hanno favorito una ripresa. Nonostante le difficoltà, la qualità dell’olio è rimasta buona, senza problemi fitosanitari.
Un’altra testimonianza dalle colline friulane
Anche Barbara Giacomuzzi, produttrice di Susans di Majano, ha riscontrato difficoltà simili, con piogge durante la raccolta che hanno influenzato negativamente la resa in olio. Tuttavia, ha confermato che le fitopatie sono state controllate e la qualità dell’olio è rimasta buona.
Un anno di rarità e prestigio per l’olio italiano
Alberto Vendrame, dei giovani di Confagricoltura Fvg, ha evidenziato che quest’anno l’olio extravergine d’oliva regionale e nazionale assume un carattere di rarità e prestigio. Ha avvertito sulle speculazioni e sulle pressioni al ribasso sulle quotazioni, invitando alla responsabilità di tutti gli attori della filiera, con il supporto delle istituzioni. È importante implementare controlli sugli oli in commercio, soprattutto quelli stranieri, per garantirne origine e qualità. Vendrame ha sottolineato l’importanza di queste azioni e di un’informazione corretta al consumatore per la tutela e lo sviluppo dell’olio EVO italiano.
La situazione in Friuli Venezia Giulia
In Friuli Venezia Giulia, circa 100 coltivatori gestiscono 300 ettari di uliveto, di cui 171 nella provincia di Udine, la più olivicola della regione. La produzione di drupe ammonta a circa 1.000 tonnellate, trasformate in media in 140 tonnellate di olio extravergine d’oliva.