Al Centro di Riferimento Oncologico di Aviano è ufficialmente entrato in funzione il nuovo tomografo digitale CT/PET, acquisito grazie ai fondi europei NextGenerationEU nell’ambito del PNRR (il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), con l’integrazione di fondi regionali. Il costo complessivo è di 2.849.422 euro, dei quali circa 2,5 milioni per l’acquisizione del macchinario e i restanti per le opere edili, impiantistiche e di progettazione per l’adeguamento dei locali.
Si tratta di un macchinario di ultima generazione, modello Discovery MI Gen2 5 Ring, fornito dalla GE Medical Systems Italia S.p.A., in grado di raggiungere una copertura di 25 centimetri.
La PET è abbinata a una TAC ad alta definizione; questo consente un notevole miglioramento della qualità delle immagini a disposizione, in termini di accuratezza e risoluzione, garantendo un maggior numero d’informazioni.
Il sistema rappresenta un servizio fondamentale per la diagnostica applicata in numerosi campi della medicina, ma con principale utilizzo in Oncologia. Questa tecnica, infatti, permette uno studio approfondito di diverse tipologie tumorali: in un unico esame, offre un quadro clinico completo, fornendo informazioni sulla natura, lo stadio e l’evoluzione della neoplasia.
L’apparecchiatura è in grado di rilevare le radiazioni emesse da radio-farmaci positrone-emittenti (PET), associate a una tomografia computerizzata, consentendo di stabilire con precisione la sede anatomica e l’attività metabolica del tumore, ovvero la sua risposta ai trattamenti. Il radio-farmaco utilizzato varia in funzione della tipologia tumorale da analizzare; si tratta di una sostanza debolmente radioattiva iniettata per via endovenosa che, facendo da tracciante, offre informazioni importanti sulla malattia.
Le immagini sono lette e interpretate dallo specialista di Medicina nucleare che, nel referto, fornisce all’oncologo indicazioni fondamentali per impostare la terapia.
Il nuovo tomografo installato al CRO, uno dei tre presenti in Friuli Venezia Giulia, continuerà a garantire poco meno di quattromila indagini PET/CT all’anno per l’utenza regionale, ma anche a favore dei pazienti extra-regionali seguiti in Istituto (40% circa delle prestazioni).
Alla luce della sua importanza, durante i tre mesi necessari per i lavori, il CRO ha provveduto a noleggiare un’apparecchiatura CT/PET mobile, posizionata in un mezzo-container nell’area esterna della Medicina Nucleare; in questo modo, il servizio non è mai stato interrotto, rispettando i tempi d’attesa e le necessità dei trattamenti oncologici a favore dei pazienti dell’Istituto e dell’Azienda Sanitaria Friuli Occidentale.
“Il cantiere ha seguito pienamente il crono-programma”, sottolineano con soddisfazione dall’Istituto, “grazie alla professionalità dimostrata da parte di tutti i soggetti coinvolti nel complesso iter realizzativo dell’intervento. Questo importante traguardo, accanto al mantenimento dell’offerta diagnostica anche durante i lavori, è il risultato di un grande lavoro di squadra e dell’impegno assunto dal personale tecnico, amministrativo e sanitario del CRO, in particolare della Medicina nucleare e della Fisica sanitaria, ma anche dalle varie ditte incaricate e dal fornitore della nuova apparecchiatura”.
Nel primo pomeriggio, l’inaugurazione ufficiale alla presenza dell’assessore regionale alla salute Riccardo Riccardi, dei vertici dell’Istituto, del sindaco di Aviano, Paolo Tassan-Zanin, e del Vescovo di Concordia – Pordenone, monsignor Giuseppe Pellegrini. Dopo il saluto del Direttore generale del CRO, Francesca Tosolini, a presentare i lavori e il nuovo macchinario sono stati rispettivamente Raffaello Uliana, Direttore Approvvigionamenti, economato e logistica, ed Eugenio Borsatti, Direttore della Medicina nucleare e del Dipartimento delle alte tecnologie. Dopo il taglio del nastro, monsignor Pellegrini ha benedetto la nuova CT/PET.