Cacciatore disperso a Tramonti: soccorso dopo ore di ricerche. Ecco come è andata
Cacciatore bloccato nella nebbia a Tramonti di Sopra, salvato dal Soccorso alpino e Vigili del fuoco dopo ore di ricerche in zona impervia.


TRAMONTI DI SOPRA — Ore di apprensione nella serata di sabato per un cacciatore in difficoltà nella zona di Casera Teglara, a circa 1550 metri di quota, soccorso dopo una lunga operazione di recupero durata fino a mezzanotte. A intervenire sono state le squadre del Soccorso alpino di Maniago, sei tecnici, in collaborazione con i Vigili del fuoco, che si sono mobilitati fin dalle 18 per rintracciare l’uomo disperso nella nebbia fitta.
L’allarme e le prime ricerche
L’allarme è scattato nel tardo pomeriggio, quando il cacciatore, residente nei dintorni, ha contattato un collega per riferire di trovarsi in difficoltà a causa della scarsa visibilità e di non riuscire più a orientarsi. È stato proprio il collega a chiamare il Nue112, attivando immediatamente le operazioni di ricerca.
In un primo momento si sono levati in volo due elicotteri, quello dell’elisoccorso regionale e quello dei Vigili del fuoco proveniente da Venezia, ma entrambi sono stati costretti a rientrare per le condizioni meteo avverse e la nebbia persistente che impediva la visibilità.

Il recupero a piedi in zona impervia
A quel punto le squadre di terra hanno raggiunto la zona, muovendosi a piedi dalla casera e affrontando un lungo percorso di circa due ore. Verso le 20.30, i soccorritori sono riusciti a localizzare il cacciatore in un punto molto impervio, fuori dal sentiero, dove era rimasto bloccato senza possibilità di muoversi in sicurezza.
Con l’ausilio delle corde, i tecnici del Soccorso alpino hanno messo in sicurezza l’uomo, facendolo scendere dal punto in cui si trovava e poi risalire alla forcella Teglara. Successivamente, la comitiva ha fatto ritorno verso la casera, dove l’uomo è stato accolto dai suoi familiari, che avevano raggiunto il posto per seguirne il rientro.
Operazioni concluse a mezzanotte
Il rientro a valle si è concluso intorno alle 22.30, con l’uomo finalmente in salvo e in buone condizioni, seppure provato dalla lunga attesa e dal freddo. Le operazioni si sono chiuse intorno alla mezzanotte, dopo ore di intenso lavoro da parte dei soccorritori. Un intervento complesso, reso difficile dalle condizioni meteorologiche e dal terreno ripido, che conferma l’importanza della pronta collaborazione tra Soccorso alpino, Vigili del fuoco e Nue112 in situazioni di emergenza in montagna.