Friuli Venezia Giulia, famiglie sotto pressione: rincari su cibo, scuola e bollette

Inflazione agosto 2025 all’1,6% ma spese reali in crescita: famiglie FVG sotto pressione tra alimentari, scuola e bollette secondo MDC.

01 settembre 2025 21:37
Friuli Venezia Giulia, famiglie sotto pressione: rincari su cibo, scuola e bollette -
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UDINE – Ad agosto 2025 l’inflazione annua si è attestata all’1,6%, secondo le stime diffuse da Istat. Un dato che, sulla carta, rappresenterebbe un rallentamento rispetto ai mesi precedenti, ma che nasconde un paradosso: le spese reali delle famiglie continuano a crescere, soprattutto per beni e servizi essenziali.

Secondo l’Osservatorio del Movimento Difesa del Cittadino FVG (MDC FVG), i rincari colpiscono le voci di consumo quotidiano: alimentari e bevande analcoliche +4,2%, carrello della spesa +3,5%, servizi ricettivi e di ristorazione +3,1%. In estate, poi, si sono sommati aumenti significativi: stabilimenti balneari +7,2%, pacchetti vacanza nazionali +14% in un solo mese, trasporti marittimi +30% rispetto a luglio.

Una dinamica che ricorda quanto già emerso in altre indagini sul territorio, dove il tema del costo della vita è sempre più centrale, al pari di fenomeni sociali seguiti anche a livello nazionale, come le analisi sulla pressione fiscale in Friuli Venezia Giulia e Veneto

L’impatto sul bilancio familiare

Il Segretario MDC FVG, Dino Durì, sottolinea come “i prezzi dei beni essenziali continuino a crescere, mettendo in difficoltà le famiglie e frenando i consumi”.

L’Osservatorio stima un aggravio medio di 610 euro annui per una coppia con due figli, di cui 380 euro solo per alimentari e bevande. Per una famiglia con un figlio il peso si riduce a 540 euro, mentre la spesa aggiuntiva media nazionale per mangiare e bere incide per 265 euro in più all’anno.

A questo si aggiungono le spese stagionali: voli nazionali +23,5%, traghetti +7,8%, case vacanza e B&B +6%, servizi sportivi e ricreativi +6,8%, senza dimenticare il ritorno a scuola, con materiale scolastico +4,8% e libri +3,8%.

Un doppio colpo per i bilanci familiari, già messi sotto pressione da aumenti strutturali.

I consumi tagliati e le nuove abitudini

Il Presidente MDC FVG, R.G. Englaro, evidenzia: “La crescita dei prezzi al dettaglio porta le famiglie a ridurre i consumi e a modificare le abitudini”.

Le stime parlano chiaro: le spese d’autunno cresceranno in media di 1.600 euro a nucleo, spinte da bollette, scuola e alimentari. Già oggi 8 cittadini su 10 hanno cambiato il proprio modo di fare la spesa, accorciando le liste e cercando soluzioni più convenienti.

Tra i consigli di MDC:

  • privilegiare prodotti stagionali;
  • acquistare alimenti vicini alla scadenza o con difetti estetici;
  • ridurre lo spreco alimentare, pratica che può far risparmiare fino a 880 euro l’anno per famiglia.

Un approccio che ricorda le pratiche virtuose legate anche alla sostenibilità ambientale, come quelle promosse da progetti culturali e comunitari in regione, ad esempio nelle iniziative di Castelfranco Veneto con Centorizzonti 2025 (approfondisci qui).

Energia e bollette: la nuova sfida

Con l’arrivo dell’autunno, anche l’energia diventa una voce critica. Secondo l’Osservatorio Switcho, nel quarto trimestre 2025 si stima un aumento del +24% per la luce e del +43% per il gas.

Già tra settembre e ottobre si registrano i primi rincari: +12% elettricità, +21% gas rispetto ai mesi estivi.

Per contenere i costi, MDC FVG consiglia:

  • bloccare ora una tariffa a prezzo fisso, con risparmi fino a 400 euro annui;
  • analizzare i consumi dell’ultimo anno per scegliere l’offerta più adatta;
  • preferire contratti biennali per stabilità;
  • valutare costi fissi e qualità del servizio, non solo il prezzo.

Un invito ad agire subito, perché i tempi tecnici di cambio fornitore (1,5-2 mesi) rischiano di far trovare i consumatori già esposti a nuovi aumenti.

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