Aviano (PN), 23 agosto – Aumentano le polemiche attorno al nuovo progetto edilizio a Piancavallo, località montana nota per il turismo. CasaPound Pordenone, attraverso una nota stampa, esprime la propria perplessità e pone interrogativi riguardo alla reale necessità di costruire un nuovo stabile, sottolineando l’importanza di un’attenta valutazione del consumo di suolo e delle alternative disponibili.
“Stiamo seguendo con interesse quello che sta scaldando gli animi a Piancavallo, e ci preme interrogare sulla reale necessità di questo stabile”, ha dichiarato CasaPound Pordenone. Secondo il movimento, molti cittadini condividono dubbi riguardo all’opportunità di cementificare un’area verde, quando potrebbero essere riqualificati edifici già esistenti.
Alternative all’abbattimento di aree verdi
CasaPound ha richiamato l’attenzione sulla necessità di esplorare soluzioni alternative, come la riqualificazione o la riconversione di strutture esistenti, prima di procedere con la costruzione di nuovi edifici. “Il consumo di suolo riguarda anche la nostra regione e abbiamo già avuto esempi di casermoni di cemento quasi inutilizzati nel tempo”, ha proseguito il movimento della Tartaruga Frecciata, facendo riferimento a precedenti progetti che non hanno avuto l’uso previsto.
Destinazione d’uso e trasparenza
Oltre alla necessità stessa del nuovo edificio, CasaPound ha sollevato preoccupazioni circa la futura destinazione d’uso della struttura. “Mettendo un attimo da parte l’utilità di questo stabile per le reali esigenze di un sito turistico come Piancavallo, ci auguriamo che la destinazione d’uso sia quella dichiarata nei quotidiani. Scoprire che cambierà in corso d’opera sarebbe una presa in giro per i cittadini”, ha dichiarato il movimento, sottolineando la necessità di trasparenza nei confronti della comunità.
Il contributo di casapound
Nonostante le critiche, CasaPound ha voluto dare un contributo concreto, dichiarando di aver messo a disposizione attrezzature qualora le autorità competenti decidessero di iniziare i lavori durante l’estate. “Se proprio è incontenibile la necessità di un nuovo cantiere, abbiamo comunque lasciato un nostro contributo in attrezzature”, ha concluso il comunicato.
Questa presa di posizione di CasaPound apre un dibattito importante sulle priorità di sviluppo urbanistico e sulla gestione del territorio nella regione, ponendo l’accento su temi di rilevanza collettiva come il consumo di suolo e l’utilizzo delle risorse esistenti.