Bassa friulana, al via i lavori per la Ciclovia Trilive: «60 km per unire borghi e paesaggi»
Ciclovia Trilive: partiti i lavori dei primi tre lotti tra Torviscosa, Carlino, Precenicco e Aprilia Marittima. Conclusione entro il 2026.


CARLINO (Ud) – Una nuova infrastruttura dedicata alla mobilità lenta e sostenibile sta prendendo forma in Friuli Venezia Giulia. Con la cerimonia ufficiale svoltasi nel consiglio comunale di Carlino, sono stati consegnati i lavori dei tre lotti già appaltati della ciclovia Trilive, un percorso ciclabile che unirà territori, borghi e paesaggi lungo un tracciato di 60 chilometri.
Il progetto, dal valore complessivo di 33 milioni di euro, rappresenta una delle opere più rilevanti per lo sviluppo turistico e ambientale della Bassa friulana, destinata a diventare un punto di riferimento anche oltre i confini regionali.
I quattro lotti della ciclovia
La ciclovia Trilive è stata suddivisa in quattro lotti, di cui tre sono già stati affidati e vedranno l’avvio dei cantieri:
- Primo lotto: da Torviscosa a San Giorgio di Nogaro e Carlino, attraversando il cuore della Bassa friulana.
- Secondo lotto: da Carlino a Precenicco, passando per Palazzolo dello Stella e Muzzana, fino al canale Acquabona.
- Terzo lotto: da Precenicco ad Aprilia Marittima, sfruttando le strade bianche lungo il fiume Stella, un percorso suggestivo che unisce natura e storia.
- Quarto lotto: ancora in fase di definizione, completerà il tracciato, collegando l’intero itinerario ciclabile.
I lavori, affidati ad imprese del territorio, dovranno concludersi entro giugno 2026, consegnando alla regione un’opera strategica di lungo respiro.
Una scelta strategica per il Friuli Venezia Giulia
Durante la cerimonia, il presidente del Consiglio regionale Mauro Bordin ha sottolineato il valore della ciclovia:
“Un’opera strategica per la Bassa e importante per tutta la regione. Lo sviluppo ciclabile dell’area è frutto della collaborazione tra le amministrazioni locali, con regia regionale. Conosciamo bene l’impatto turistico che i ciclisti portano con sé: significa opportunità, indotto, capacità di reinventarci e valorizzare il nostro entroterra”.
Il turismo su due ruote, infatti, non è solo un fenomeno sportivo, ma un modello di sviluppo sostenibile che porta benefici concreti: dalle attività commerciali locali alla ristorazione, dalle strutture ricettive fino alla qualità della vita delle comunità.

Un biglietto da visita internazionale
La ciclovia Trilive, una volta completata, diventerà un nuovo biglietto da visita per il Friuli Venezia Giulia, capace di attirare visitatori italiani e stranieri. L’opera permetterà di far scoprire i borghi storici della Bassa, i paesaggi fluviali del fiume Stella e le peculiarità naturalistiche della zona, rafforzando così l’immagine della regione anche a livello europeo.
“Questa ciclovia potrà diventare un biglietto da visita importante per far scoprire a tanti visitatori i nostri borghi e i nostri paesaggi”, ha concluso Bordin.
Le presenze istituzionali
Alla cerimonia di consegna dei lavori hanno partecipato, oltre al presidente Bordin:
- l’assessore regionale alle Infrastrutture Cristina Amirante
- il direttore Magda Uliana
- la consigliera regionale Maddalena Spagnolo
- il sindaco di Carlino Loris Bazzo
- i rappresentanti dei Comuni coinvolti
Un momento che ha sancito la sinergia tra istituzioni, amministrazioni locali e territorio per la realizzazione di un’opera che segna un passo importante verso una mobilità più verde e sostenibile.