E’ morto Giorgio Napolitano. Il Presidente Emerito della Repubblica, si è spento oggi alle 19.45 presso la clinica Salvator Mundi al Gianicolo in Roma.
Aveva compiuto 98 anni lo scorso 29 giugno. È stato uno storico dirigente del Partito comunista italiano, presidente della Camera e ministro degli Interni, oltre che capo dello Stato (eletto per due mandati).
Una vita, la sua, spesa prima nel partito e poi nelle istituzioni, attraversando tutti i momenti più importanti e più critici della storia italiana dalla Liberazione al dopoguerra, fino allo scioglimento del Pci, a Tangentopoli e alla Seconda Repubblica.
Giorgio Napolitano: Una Vita al Servizio della Repubblica Italiana
Giorgio Napolitano è stato una figura centrale nella politica italiana per decenni. Nato a Napoli il 29 giugno 1925, Napolitano è stato il 11° Presidente della Repubblica Italiana, in carica dal 2006 al 2015, diventando così il primo Presidente a essere rieletto per un secondo mandato. La sua carriera politica è stata lunga e significativa, segnata da ruoli in diversi governi e da un impegno costante alla difesa dei principi democratici e della coesione sociale.
Gli Inizi
Napolitano iniziò la sua carriera politica durante la Seconda Guerra Mondiale, partecipando alla Resistenza contro il regime fascista. Dopo la guerra, si iscrisse al Partito Comunista Italiano (PCI), diventando rapidamente una figura di spicco all’interno del partito.
In Parlamento e nel Governo
Nel 1953 fu eletto per la prima volta alla Camera dei Deputati e, nel corso degli anni, assunse diverse posizioni di rilievo, tra cui quella di Ministro dell’Interno nel governo Prodi nel 1996. Da comunista riformista, Napolitano giocò un ruolo chiave nella transizione del PCI verso la socialdemocrazia, culminata nella nascita del Partito Democratico della Sinistra.
Dal Quirinale
La sua elezione a Presidente della Repubblica nel 2006 è stata vista come un segno di maturità politica per l’Italia, unendo diverse fazioni politiche attorno a un unico obiettivo di stabilità e progresso. Durante il suo mandato, Napolitano è stato un baluardo di moderazione e di legalità, soprattutto durante la crisi economica del 2008 e i periodi di instabilità politica che hanno seguito. Il suo ruolo è stato centrale nel facilitare la formazione di governi tecnici e nel rappresentare l’Italia all’estero con dignità e gravitas.
Eredità e Impatto
Nonostante le controversie, incluso il suo secondo mandato non previsto dalla tradizione repubblicana, l’eredità di Napolitano è generalmente vista come positiva. Ha lavorato instancabilmente per promuovere il dialogo tra le diverse forze politiche, sottolineando l’importanza della coesione nazionale e della responsabilità istituzionale. Ha ricevuto diversi premi e riconoscimenti, sia in Italia che all’estero, per il suo impegno al servizio pubblico.
In conclusione, Giorgio Napolitano è stato una figura emblematica della politica italiana del dopoguerra, rappresentando un ponte tra generazioni e ideologie. La sua carriera riflette gli alti e bassi della Repubblica Italiana stessa, e il suo impatto sarà studiato e discusso per anni a venire.