Federico Buttò riparte dal Tunisia Challenge: sei giorni tra sabbia e dune per il driver pordenonese
Federico Buttò torna in gara: dal 10 al 15 ottobre correrà al Tunisia Challenge con un Mitsubishi Pajero preparato da Ralliart.


PORDENONE – Dopo l’incidente al Transanatolia Rally in Turchia, quando il suo Can-Am Maverick aveva preso fuoco a causa di una perdita di carburante, Federico Buttò è pronto a rimettersi al volante. Il pilota pordenonese tornerà infatti in gara in Africa, partecipando al Tunisia Challenge 2025, una competizione di regolarità che si terrà dal 10 al 15 ottobre.
Un raid di sei giorni nel deserto
La prova scatterà venerdì 10 ottobre con il prologo sulla spiaggia di Gammarth, per concludersi mercoledì 15 sull’isola di Djerba. Gli equipaggi attraverseranno alcune delle località più suggestive della Tunisia, tra cui Sousse, Douz e Camp Zmela, affrontando percorsi sterrati e dune sabbiose che metteranno a dura prova veicoli e navigatori.
Il regolamento non prevede una competizione a cronometro: la classifica si basa sulla capacità di rispettare i checkpoint, i limiti di velocità e i tempi stabiliti per ogni tappa. Non è raro che la gara venga utilizzata come banco di prova per la Dakar Classic, la storica competizione riservata a fuoristrada costruiti prima del 2005.
Il mezzo e il team
Buttò affronterà questa nuova sfida con un Mitsubishi Pajero 3.2 di-d, preparato dal team Ralliart Off Road Italy. A bordo con lui ci sarà la navigatrice Gabriella Ascenzo, fondamentale per orientarsi tra le piste sabbiose e i tratti desertici del Nord Africa.
Il pilota pordenonese gareggerà nella categoria Raid, la più impegnativa della manifestazione, riservata ai mezzi con cilindrata superiore ai 2300 cc e specificamente preparati per affrontare percorsi desertici.
Un banco di prova per il futuro
Il Tunisia Challenge rappresenta per Buttò non solo una nuova avventura agonistica, ma anche una tappa importante in vista di un possibile futuro approdo alla Dakar Classic. «Non vedo l’ora di partire – ha spiegato – questa gara unisce lo spirito delle sfide africane di un tempo con l’occasione di maturare esperienza preziosa».
A sostenere il progetto ci sarà anche Oesse, sponsor che accompagnerà il pilota in questa spedizione sportiva nel Sahara tunisino.
