Inclusione e tecnologia: nuovi fondi per persone sorde e con ipoacusia in Friuli Venezia Giulia

Friuli Venezia Giulia, nuovi fondi per inclusione e tecnologie a sostegno delle persone sorde: progetti innovativi e formazione.

12 luglio 2025 11:14
Inclusione e tecnologia: nuovi fondi per persone sorde e con ipoacusia in Friuli Venezia Giulia -
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TRIESTE – La Giunta regionale del Friuli Venezia Giulia ha approvato in via preliminare un nuovo atto di programmazione per l’utilizzo dei fondi nazionali destinati all’inclusione delle persone sorde e con ipoacusia, stanziati dal decreto ministeriale del 30 dicembre 2024.

Nuovi fondi per inclusione e accessibilità

Alla regione sono stati riservati 168.145 euro che saranno impiegati per consolidare e ampliare i progetti già avviati sul territorio, rafforzando la cultura della comunicazione inclusiva e migliorando l’accessibilità, con un focus sull’impiego delle tecnologie innovative basate anche su intelligenza artificiale.

Tre direttrici per l’autonomia

Il programma regionale prevede azioni su tre assi principali:

  • Promozione delle competenze nella lingua dei segni italiana (LIS e LIST) per favorire l’autonomia nella comunicazione.
  • Formazione e sensibilizzazione del personale della pubblica amministrazione e dei servizi pubblici, per un’accoglienza sempre più preparata.
  • Sviluppo tecnologico con strumenti avanzati per abbattere le barriere, in particolare negli ambienti scolastici grazie al potenziamento del progetto ABACO per la sottotitolazione in aula tramite intelligenza artificiale.

Formazione, sportelli e nuove iniziative

Il finanziamento consentirà di proseguire la sperimentazione di queste tecnologie, ampliare la formazione rivolta a docenti e famiglie, avviare nuovi percorsi per la pubblica amministrazione e mantenere attivi gli sportelli sociali dedicati alle persone con disabilità uditiva. L’obiettivo è garantire un approccio sempre più consapevole e inclusivo.

Il prossimo passo: ascolto delle associazioni

Prima del trasferimento ufficiale delle risorse statali, l’atto passerà ora al parere della Consulta regionale delle associazioni delle persone con disabilità e delle loro famiglie, per assicurare la massima condivisione e partecipazione.

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