Nuovo bando in Fvg: «2 milioni per ammodernare le sedi sportive e culturali». Ecco come fare

Fvg, nuovo bando da 2 milioni per sport e cultura: contributi fino a 100mila euro per efficienza energetica e risparmio idrico.

26 agosto 2025 16:54
Nuovo bando in Fvg: «2 milioni per ammodernare le sedi sportive e culturali». Ecco come fare -
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Un’importante opportunità per associazioni e società sportive e culturali del Friuli Venezia Giulia arriva con il nuovo bando regionale dedicato all’efficientamento energetico e al risparmio idrico. L’iniziativa, presentata dall’assessore regionale alla Difesa dell’ambiente, energia e sviluppo sostenibile Fabio Scoccimarro presso il CONI Fvg, mette a disposizione una prima dotazione di 2 milioni di euro, con contributi che possono arrivare fino a 100mila euro per intervento e coprire fino al 100% delle spese ammissibili.

Le parole dell’assessore Scoccimarro

«Questo bando – sottolinea Scoccimarro – rappresenta una concreta opportunità per le realtà sportive e culturali del territorio, che spesso operano con risorse limitate, di migliorare le proprie strutture e renderle più moderne ed efficienti. Sostenibilità, risparmio e innovazione diventano così strumenti a disposizione delle comunità locali e delle nuove generazioni».

L’assessore ha ricordato che già nel bando precedente furono messi a disposizione 22 milioni di euro e che la Regione, forte di una solidità finanziaria, punta a garantire copertura alla maggior parte delle domande ammissibili.

Chi può beneficiare dei contributi

Il provvedimento è rivolto a:

  • associazioni e società sportive dilettantistiche iscritte al Registro delle attività sportive,
  • società sportive professionistiche,
  • associazioni culturali senza scopo di lucro con finalità artistiche o culturali.

Condizione necessaria: avere sede legale o operativa in Friuli Venezia Giulia ed essere proprietari, o avere disponibilità giuridica, degli spazi oggetto di intervento.

Interventi ammessi

Il bando finanzia lavori volti a ridurre consumi energetici e idrici, migliorare la sostenibilità e abbattere i costi di gestione.

Efficienza energetica

  • installazione di impianti fotovoltaici e solari termici per autoconsumo;
  • sistemi di accumulo dell’energia;
  • isolamento termico e sostituzione di infissi;
  • sostituzione di impianti di riscaldamento e raffrescamento con soluzioni più efficienti;
  • illuminazione a LED;
  • sistemi di controllo automatizzato dei consumi.

Risparmio idrico

  • raccolta e riutilizzo delle acque meteoriche;
  • installazione di serbatoi e reti duali;
  • sistemi di irrigazione intelligenti;
  • dispositivi per la riduzione dei flussi idrici e monitoraggio dei consumi.

Come e quando presentare domanda

Le richieste dovranno essere inviate esclusivamente online tramite il sistema IOL della Regione Fvg.

  • La prima finestra straordinaria sarà aperta dal 1° settembre 2025 alle ore 9.00 fino al 15 settembre alle ore 16.00.
  • A regime, il bando sarà attivo ogni anno nel mese di marzo, con scadenza al 31.

Le domande saranno valutate con procedimento a sportello, cioè in ordine cronologico di presentazione.

Una Regione sempre in prima linea

Scoccimarro ha concluso ricordando l’impegno costante del Friuli Venezia Giulia: «Il nostro obiettivo è ridurre i consumi energetici e idrici degli impianti sportivi e culturali, contribuendo così alla sostenibilità ambientale e alla riduzione dei costi di gestione. Una misura che guarda al futuro dei nostri territori e delle prossime generazioni».

Per ulteriori informazioni e per consultare le FAQ ufficiali: Regione Friuli Venezia Giulia – Bando energia e risparmio idrico

Dettagli

Presentazione della domanda

La domanda di contributo è presentata dal legale rappresentante della società o dell'associazione, o suo delegato, a pena di inammissibilità, alla struttura regionale competente in materia di energia, tramite il sistema Istanze On Line (IOL), che prevede l’accesso tramite identità digitale (SPID/CIE/CNS), link  presente a destra di questa pagina.

Il richiedente presenta un’unica domanda di contributo, riferita a uno o più ambienti dedicati alle attività statutarie, che comprende uno o più interventi di cui all’articolo 5 del Regolamento e nei limiti dell’importo massimo finanziabile, di cui all’articolo 4 del Regolamento.

Qualora il richiedente presenti più domande, è considerata valida l’ultima domanda presentata in ordine di tempo.

Per ulteriori dettagli si rimanda all'articolo 7 del Regolamento.

Beneficiari

Possono beneficiare del contributo le associazioni e le società sportive dilettantistiche e professionistiche, nonché le associazioni culturali con i seguenti requisiti:

  • sede legale o operativa nel territorio regionale;
  • proprietarie o aventi la disponibilità degli ambienti dedicati alle attività statutarie, ubicati sul territorio regionale e oggetto dell’intervento, in base a un titolo giuridico idoneo.

Importo e cumulabilità del contributo

Il contributo è concesso, per ciascuna domanda, fino all’importo massimo di euro 100.000,00.

Fatta salva l’applicazione della normativa vigente per gli interventi che rilevano ai fini degli aiuti di Stato, l’entità massima del contributo per ciascuna domanda è sino al 100 per cento della spesa ammissibile.

Per i soggetti beneficiari, rispetto ai quali è rilevante la normativa in materia di aiuti di Stato, i contributi sono concessi ai sensi del Regolamento (UE) n.651/2014 della Commissione Europea. In tal caso l'entità massima del contributo per ciascuna domanda è sino all' 80 per cento della spesa ammissibile

In alternativa ai regimi di cui al Regolamento (UE) n. 651/2014, il richiedente può optare per il regime “de minimis”, nel rispetto del regolamento (UE) 2023/2831.

Il contributo è cumulabile con altri contributi o incentivi pubblici, nel limite dell’importo della spesa ammissibile e nel rispetto delle regole di cumulo di cui all’articolo 8 del Regolamento (UE) n. 651/2014 e dell’articolo 5 del Regolamento (UE) n. 2831/2023. Restano fermi eventuali divieti o limitazioni di cumulo con altri contributi pubblici, in relazione ai quali si rimanda alle normative di settore.

Per ulteriori dettagli si rimanda agli articoli 4 e 6 del Regolamento.

Interventi finanziabili e spese ammissibili

Sono finanziabili gli interventi elencati all'articolo 5 del Regolamento.Sono ammissibili le seguenti categorie di spesa direttamente riferite agli interventi finanziabili che si intende realizzare, indicate nella relazione illustrativa e nel preventivo di spesa, sostenute dal richiedente successivamente alla data di presentazione della domanda di concessione del contributo:

  • per la progettazione dell’intervento;
  • per la realizzazione dell’intervento previsto nella relazione illustrativa;
  • per l’IVA, qualora rappresenti un costo per la società o per l’associazione;
  • per le attività di certificazione di cui all’articolo 41 bis, comma 4, della legge regionale 7/2000.

Per ulteriori dettagli si rimanda all’articolo 6 del Regolamento.

Documentazione da presentare

La domanda di contributo è corredata della seguente documentazione:

  • relazione illustrativa dell’intervento;
  • preventivo di spesa dell’intervento;
  • eventuale dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà, ai sensi dell’articolo 47 del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445 (Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa) attestante le informazioni non rinvenibili totalmente o parzialmente nel Registro nazionale sugli aiuti di stato (RNA) per la concessione di aiuti in “de minimis”;
  • statuto della società o dell’associazione qualora non disponibile presso l’Amministrazione regionale;
  • attestazione su modello F23 o F24 del pagamento dell’imposta di bollo, se dovuta;
  • l’eventuale delega alla presentazione della domanda, redatta sulla base del modello pubblicato sul sito istituzionale della Regione;
  • titolo giuridico comprovante la proprietà o la disponibilità degli ambienti dedicati alle attività statutarie, ivi incluso il consenso del proprietario ad effettuare gli interventi;
  • attestato di prestazione energetica (APE) dello stato di fatto, con riferimento alla conformazione dell’edificio nello stato di fatto precedente alla realizzazione degli interventi oggetto della domanda.

Per ulteriori dettagli si rimanda all’articolo 7 del Regolamento.

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