Italia-Israele a Udine: già raccolte oltre 20mila firme contro la partita

Partita Italia-Israele a Udine, Avs e Possibile annunciano protesta e denunciano il sostegno del governo a Israele. Oltre 20mila firme contro l’incontro.

29 agosto 2025 21:37
Italia-Israele a Udine: già raccolte oltre 20mila firme contro la partita -
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UDINE – “Stop the game: più di 20mila firme per dire no a Italia-Israele raccolte dalla petizione che abbiamo lanciato ad agosto, mentre il genocidio non si ferma e il governo italiano fa quadrato intorno alla partita”.

Così si apre la nota diffusa da Serena Pellegrino, consigliera regionale di Alleanza Verdi e Sinistra, firmata anche da Andrea Di Lenardo, capogruppo Avs-Possibile in Consiglio comunale a Udine, e da Francesca Druetti, segretaria di Possibile.

Le accuse al governo

Secondo i firmatari, le prese di posizione dei ministri Andrea Abodi e Matteo Salvini, che negli ultimi giorni hanno difeso lo svolgimento dell’incontro in programma il 14 ottobre allo stadio Friuli di Udine, rappresentano solo “un tassello, e nemmeno il più grave, del sostegno del governo italiano a Israele, che resta incrollabile”.

Il comunicato critica inoltre le politiche di esportazione militare: “L’Italia non ha intenzione di smettere di inviare armi a Israele, nonostante le dichiarazioni tardive della presidente Meloni secondo cui Israele avrebbe superato ogni limite. Quel limite è stato superato con la complicità dell’Italia, della sua politica estera e dei suoi voti e astensioni in Europa”.

Vittime e sport

Gli esponenti di Avs e Possibile definiscono “inaccettabile” lo svolgimento della partita in un contesto di guerra e sofferenza civile. “Mentre le vittime palestinesi continuano a crescere, mentre Gaza è ridotta in macerie e le code per il cibo si trasformano in trappole di morte, che il calcio vada avanti come se nulla fosse è particolarmente inaccettabile”.

Il comunicato cita anche le perdite nel mondo sportivo: “Delle oltre 60mila vittime palestinesi identificate, più di 600 erano atlete e atleti. Il 27 agosto è stato ucciso a colpi d’arma da fuoco il mezzofondista Allam Abdullah Al-Amour, promessa dell’atletica palestinese, mentre si trovava nei pressi di un centro di distribuzione di aiuti a Khan Younis. All’inizio di agosto è stato ucciso mentre era in coda per il cibo anche il calciatore Suleiman Al Obeid, conosciuto come il ‘Pelè palestinese’”.

Secondo i firmatari, “giocare questa partita è un’offesa alla memoria delle vittime, alla giustizia e allo sport stesso”.

La mobilitazione del 14 ottobre

Il comunicato annuncia che, qualora la partita venga confermata, sarà organizzata una manifestazione di protesta a Udine lo stesso giorno dell’incontro. Alla mobilitazione hanno già aderito il Comitato per la Palestina di Udine, la Comunità Palestinese del Friuli e del Veneto, l’associazione Salaam Ragazzi dell’Olivo, il collettivo Calcio e Rivoluzione e oltre 200 associazioni.

“Il 14 ottobre saremo in piazza – concludono Pellegrino, Di Lenardo e Druetti – per dire ancora una volta no allo sport-washing e stop al genocidio”.

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