Un viaggio a Roma dal Papa terminato con la consegna al Santo Padre di un dono speciale che la sezione è riuscita a fargli pervenire per il tramite del cardinale Beniamino Stella, casualmente incontrato a pochi passi da piazza San Pietro. È il tanto fortunato, quanto felice epilogo di una tre giorni alla quale hanno partecipato 45 donatori dell’Afds Brugnera – San Cassiano e i loro famigliari. Il viaggio ha avuto come meta finale la partecipazione all’udienza papale generale del mercoledì in piazza San Pietro e lo ha voluto organizzare lo storico presidente Graziano Montagner, al suo ultimo mandato, per ringraziare i donatori della sezione per il loro impegno e gli ottimi risultati donazionali raggiunti soprattutto negli ultimi anni.
Al Pontefice l’Afds Brugnera – San Cassiano ha regalato la statua intitolata “Vita” che è solita consegnare ai propri donatori benemeriti: rappresenta in maniera stilizzata una goccia che cade all’interno di un corpo umano.
Durante l’udienza papale Montagner si sarebbe dovuto trovare tra i rappresentanti delle associazioni che potevano raggiungere il Pontefice, di modo da consegnare il dono di persona. Così però non è stato. All’ultimo l’agenda di Papa Bergoglio è stata “alleggerita” affinchè non si stancasse troppo ed è stato perciò ridotto il numero delle associazioni ammesse all’incontro personale, affidandone la scelta ad un sorteggio che non ha premiato i donatori dell’Afds Brugnera- San Cassiano.
«Durante l’udienza hanno in ogni caso nominato anche il nostro gruppo – puntualizza Montagner – ed in generale è stato un momento molto importante per la nostra comitiva, della quale faceva parte anche il nostro parroco, don Michele Favret. Ho visto più di qualcuno commuoversi ascoltando le parole del Papa». L’emozione per i donatori era però destinata a non finire lì.
«Avevamo da poco lasciato piazza San Pietro con in mano il dono per il Papa che ci eravamo rassegnati a riportare a casa – racconta Montagner – quando a Castel Sant’Angelo ci ha fermato un religioso incuriosito dal nostro accento e ci ha chiesto da dove arrivassimo. Si trattava del cardinale Stella che, sentita la ragione del nostro viaggio a Roma, si è fatto carico di far giungere personalmente al Papa il nostro presente. La sua sensibilità e disponibilità ci hanno permesso di far arrivare a Santa Marta, direttamente quindi nella casa del Papa, il simbolo della nostra sezione, accompagnato da una lettera del medesimo porporato che spiega dell’incontro avuto con noi. La conferma di ciò l’ha data il cardinale Stella al nostro parroco Favret. Siamo perciò certi che Papa Francesco riceverà il nostro dono e chissà che non ci faccia giungere da parte sua un segno. Sarebbe la più bella conclusione di un viaggio che ha emozionato i suoi partecipanti, gente che ha scelto con il proprio gesto di donare vita in modo gratuito, volontario e anonimo».