Meduno, Mondiali di corsa in montagna da record: oltre 1200 atleti da 36 nazioni

Mondiali Master 2025 a Meduno, edizione storica con 1.200 atleti da 36 nazioni. Italia domina il medagliere, grande festa di sport e comunità.

03 settembre 2025 08:55
Meduno, Mondiali di corsa in montagna da record: oltre 1200 atleti da 36 nazioni -
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MEDUNO (PN) – Si è chiusa con una partecipazione senza precedenti l’edizione 2025 dei Mondiali Master di corsa in montagna, ospitata a Meduno dal 28 al 31 agosto. Quattro giorni intensi di sport, festa e incontro tra culture hanno trasformato il paese in un palcoscenico internazionale capace di accogliere oltre 1.200 atleti provenienti da 36 nazioni, il numero più alto nella storia della manifestazione, giunta alla sua 24ª edizione. Un risultato che ha reso questo appuntamento un evento memorabile non solo per gli sportivi, ma anche per l’intera comunità.

Numeri da record e dimensione internazionale

La portata globale della rassegna è stata evidente sin dall’arrivo delle delegazioni, che hanno portato in Friuli Venezia Giulia bandiere e accenti da tutti i continenti. Mai prima d’ora si era registrata una simile partecipazione ai Mondiali Master, con 22 nazioni a medaglia a dimostrazione di una competitività diffusa e di un livello tecnico altissimo. La varietà dei podi ha confermato come la corsa in montagna sia una disciplina in forte crescita, capace di unire tradizione, passione e capacità atletica in ogni fascia d’età.

Dominio azzurro nel medagliere

Sul fronte sportivo, l’Italia ha primeggiato grazie a un contingente di circa 450 atleti. I numeri parlano chiaro: 94 medaglie complessive di cui 57 ori, 20 argenti e 17 bronzi, un bottino che ha distanziato nettamente tutte le altre nazioni. Al secondo posto la Spagna, con 26 medaglie (7 ori, 9 argenti e 10 bronzi), seguita da Austria e Irlanda, entrambe con 28 podi: 6 ori, 10 argenti e 12 bronzi per gli austriaci, 5 ori, 12 argenti e 11 bronzi per gli irlandesi. Bene anche Germania con 26 medaglie, Francia con 18, e altre delegazioni come Messico, Svizzera e Regno Unito, protagoniste con risultati di rilievo. Una fotografia che evidenzia il livello internazionale dell’evento e la capacità di attrarre realtà sportive consolidate e in piena crescita.

Protagonisti locali e il valore della comunità

A dare ulteriore lustro all’evento è stata la doppia vittoria di Marina Paveglio, atleta di casa capace di conquistare due titoli mondiali nella sua categoria. I successi della campionessa friulana hanno fatto esplodere l’entusiasmo del pubblico, regalando momenti di forte emozione e orgoglio per l’intera comunità. Fondamentale per il successo della manifestazione è stato il contributo dei quasi 200 volontari, che hanno supportato ogni fase organizzativa: dall’accoglienza degli atleti, alla logistica e all’assistenza tecnica. Un impegno corale che ha reso Meduno un modello di ospitalità sportiva.

Un impatto positivo sul territorio

L’indotto generato dall’evento ha avuto ricadute importanti su tutto il territorio circostante. Le strutture ricettive hanno registrato il tutto esaurito, ristoranti e attività commerciali hanno visto crescere le presenze e l’intero paese si è trasformato in un centro pulsante, animato da atleti, accompagnatori e tifosi. Per Meduno si è trattato non solo di un successo sportivo, ma anche di una vetrina internazionale in grado di valorizzare il suo patrimonio paesaggistico e culturale.

Riconoscimenti e bilancio finale

Il plauso per l’organizzazione è arrivato anche dalle massime autorità sportive internazionali. La World Masters Mountain Running Association e la World Masters Athletics hanno definito questa edizione una delle più riuscite di sempre, sottolineandone l’efficienza logistica e l’alto livello tecnico. Meduno chiude quindi il suo Mondiale con un bilancio che va ben oltre le medaglie conquistate: un evento che ha unito popoli e generazioni, rafforzando il legame tra sport e comunità.

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