"Non possiamo che andare avanti”: inaugurata a Parigi la mostra in fumetto che celebra Pasolini

A Parigi inaugurata la mostra “Non possiamo che andare avanti”, omaggio in fumetto a Pasolini e all’emigrazione dal Friuli Venezia Giulia.

08 ottobre 2025 09:35
"Non possiamo che andare avanti”: inaugurata a Parigi la mostra in fumetto che celebra Pasolini -
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PARIGI - È stata inaugurata presso la Librairie Italienne Tour de Babel la mostra “Non possiamo che andare avanti – Nous ne pouvons qu’aller de l’avant”, ispirata alla graphic novel di Silvia Rocchi e dedicata al romanzo pasoliniano “Il sogno di una cosa”, che racconta l’emigrazione dal Friuli Venezia Giulia nel secondo dopoguerra. L’esposizione sarà visitabile fino al 30 novembre e rappresenta un ponte culturale tra Italia e Francia nel nome di Pier Paolo Pasolini.

Un progetto per promuovere la cultura friulana nel mondo

L’iniziativa, promossa da Efasce Pordenonesi nel Mondo insieme al Centro Studi Pier Paolo Pasolini di Casarsa della Delizia, rientra nel progetto pluriennale “Storie, Segni e Suoni – Omaggio a Pier Paolo Pasolini”, sostenuto dalla Regione Friuli Venezia Giulia e dalla Fondazione Friuli.
L’obiettivo è quello di valorizzare all’estero l’identità e la cultura friulana attraverso l’arte contemporanea, unendo il linguaggio del fumetto e della narrazione visiva alla memoria storica del territorio.

L’opera di Silvia Rocchi, realizzata in collaborazione con il Palazzo del Fumetto di Pordenone, si inserisce in questo percorso di dialogo interculturale. L’evento è stato curato dal Segretariato Efasce di Parigi, con il sostegno del Consolato Generale d’Italia, e ha ricordato anche i 50 anni dalla scomparsa di Pasolini.

Arte, memoria e migrazione al centro dell’esposizione

All’inaugurazione erano presenti Angioletto Tubaro, presidente di Efasce Pordenonesi nel Mondo, insieme alla professoressa Elena Marzotto, alla curatrice Sara Pavan e all’artista Silvia Rocchi.
Tra le autorità intervenute anche il Console Generale d’Italia a Parigi Jacopo Albergoni, che ha sottolineato l’importanza del legame tra Italia e Francia costruito anche attraverso le storie di emigrazione e cultura condivisa.

La mostra propone tavole, disegni originali e materiali che ripercorrono la trasposizione a fumetti di “Il sogno di una cosa”, con l’intento di rendere più accessibile l’opera pasoliniana e di diffondere la sua eredità letteraria a un pubblico internazionale.

Incontri e approfondimenti alla Tour de Babel

Il giorno successivo all’inaugurazione si è svolto un incontro con l’artista Silvia Rocchi, che ha dialogato con il pubblico sul processo creativo e sulla genesi del progetto, accolto con grande partecipazione.
A chiudere il programma culturale, la presentazione del libro “In difesa dell’umano” di Paolo Desogus, docente alla Sorbonne Université, con l’intervento del professor Davide Luglio, direttore del Dipartimento di Studi Italiani.

L’iniziativa ha raccolto ampio consenso tra i presenti, consolidando il ruolo di Efasce e del Centro Studi Pasolini come promotori attivi della cultura friulana nel mondo e confermando Parigi come luogo privilegiato di dialogo tra le arti, la memoria e l’identità italiana.

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