Caldo estremo, nuova Ordinanza in Fvg: «stop alle attività lavorative». Orari e settori coinvolti

FVG, stop al lavoro per caldo estremo. Ordinanza firmata da Fedriga per tutelare i lavoratori.

02 luglio 2025 15:59
Caldo estremo, nuova Ordinanza in Fvg: «stop alle attività lavorative». Orari e settori coinvolti -
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In risposta all’ondata di caldo eccezionale che sta colpendo il Friuli Venezia Giulia e l’intera penisola, la Regione ha emanato una nuova ordinanza urgente, firmata dal presidente Massimiliano Fedriga, che prevede la sospensione delle attività lavorative in determinate fasce orarie e contesti a rischio elevato di stress termico.

Il provvedimento è valido da oggi, martedì 2 luglio, e resterà in vigore fino al 15 settembre 2025, con l’obiettivo di tutelare la salute dei lavoratori che operano in condizioni di particolare esposizione al caldo.

Stop al lavoro nelle ore critiche: orari e settori coinvolti

L’ordinanza dispone la sospensione obbligatoria delle attività lavorative dalle ore 12:30 alle 16:00, nelle fasce più calde della giornata, nei seguenti ambiti:

  • Cantieri edili e stradali
  • Cave e attività estrattive
  • Florovivaismo e agricoltura
  • Ambienti interni di lavoro non dotati di impianti di climatizzazione o non adeguatamente aerati

La misura non riguarda solo le aree esterne ma include anche ambienti chiusi, qualora privi delle condizioni microclimatiche minime di sicurezza. “Abbiamo ritenuto opportuno estendere l’ordinanza anche a queste realtà, dove il caldo eccessivo può generare situazioni critiche per la salute dei lavoratori”, ha spiegato l’assessore regionale alla Salute Riccardo Riccardi.

Un provvedimento nato dal confronto con i sindacati

La redazione dell’ordinanza è stata possibile in tempi rapidi grazie al confronto attivo con le organizzazioni sindacali, avvenuto questa mattina nella sede della Regione a Trieste. All’incontro hanno partecipato, oltre a Riccardi, anche gli assessori regionali Sergio Emidio Bini (Attività Produttive) e Alessia Rosolen (Lavoro).

Secondo Riccardi, la Regione ha voluto agire “in modo tempestivo e concreto per affrontare un’emergenza climatica senza precedenti, che richiede misure straordinarie a tutela della sicurezza”.

Bini: “Risposta immediata per tutelare imprese e lavoratori”

Sergio Emidio Bini ha sottolineato che “la Regione si è attivata con celerità, grazie al lavoro della Direzione Attività Produttive, per rispondere alle esigenze delle imprese e dei lavoratori, dando massima diffusione e applicazione dell’ordinanza attraverso il dialogo con le associazioni di categoria”.

Un intervento che punta a essere preventivo e non punitivo, in una fase in cui i valori termici stanno raggiungendo livelli record, come dimostrano anche i dati scientifici recenti.

Rosolen: “Il cambiamento climatico va integrato nella contrattazione”

L’assessore Alessia Rosolen ha evidenziato come “il cambiamento climatico in atto non possa più essere ignorato. Sarà necessario introdurre anche a livello nazionale nuove normative e strumenti contrattuali per affrontare la questione climatica nel mondo del lavoro”.

Il Friuli Venezia Giulia diventa quindi una delle prime regioni italiane a inserire ufficialmente misure anti-caldo all’interno del quadro normativo, fornendo un esempio concreto di politica climatica attiva, fondata sul dialogo tra istituzioni e rappresentanze dei lavoratori.

Contesto emergenziale: temperature record anche in quota

Il contesto che ha reso necessaria l’ordinanza è reso ancor più grave dalle temperature eccezionali registrate anche in alta quota: il 1° luglio, la stazione meteo a 4.750 metri sul Monte Bianco ha segnato +5,7 °C, con picchi di +6,4 °C a Capanna Margherita. Lo zero termico ha toccato i 5.400 metri, valore mai registrato prima in Italia in questo periodo dell’anno.

Un segnale d’allarme che ha implicazioni drammatiche per i ghiacciai, ma anche per chi lavora in condizioni già estreme a basse quote. Da qui la decisione di limitare i turni lavorativi nei momenti più critici.

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