«La situazione dei pronto soccorso è in forte di crisi, quasi al collasso, per carenza di personale infermieristico. Quella più in sofferenza è la struttura di Pordenone per la sua natura di Hub».
Il quadro che traccia il segretario provinciale del Nursind Gianluca Altavilla è preoccupante.
«Il pronto soccorso è il perno dell’azienda: deve rispondere ai bisogni immediati della popolazione, pertanto occorre intervenire per mettere in sicurezza tali strutture – ha messo in evidenza -. Per Pordenone è necessaria l’attivazione delle dimissioni protette sulle 24 ore: molto spesso accade che una problematica semplice venga trattata entro tempi congrui, ma che il rientro a domicilio o in struttura venga ritardato per mancanza di trasporto, con la conseguenza che la persona si trova ad attendere ore in struttura con i sanitari impegnati sulle urgenze incombenti. Bisogna dare supporto al personale e all’utenza con attivazione di una convenzione stabile e continuativa sulle ventiquattrore con volontari, come per esempio quelli della Croce rossa».
«I medici di medicina generale e le guardie mediche, primi responsabili della salute del cittadino, devono garantire una maggior risposta alle esigenze dei loro assistiti, ampliando sino alle 22 l’apertura degli ambulatori, per evitare gli intasamenti pomeridiani e notturni – ha concluso -. In seguito all’esito dell’avviso a tempo determinato, occorrerà riflettere sulla riorganizzazione delle strutture degenziali per ottimizzare le risorse. Lancio infine un appello ai cittadini: utilizzate il pronto soccorso soltanto per le urgenze».