La serata dedicata alle “Grandi Verticali” ha fatto tappa nella Destra Tagliamento, coinvolgendo appassionati e operatori del settore in una stimolante degustazione di Friulano, il vitigno bianco che ha rappresentato per anni il simbolo enologico della regione. L’evento, organizzato nella Sala Consiliare di San Vito al Tagliamento da Città del Vino, ha visto la partecipazione di diverse cantine, tra cui la Cantina di Ramuscello, che ha presentato il suo Friulano DOC “Friuli Venezia Giulia” annata 2023.
Un vitigno che racconta la storia del Friuli
Il Friulano è da sempre uno dei protagonisti assoluti della tradizione vitivinicola del Friuli Venezia Giulia. Negli anni Settanta, questo vitigno era il più diffuso nella regione, tanto che veniva considerato quasi un autoctono. La sua identità ha subito però una trasformazione importante con la disputa internazionale per il nome Tocai, che ha visto l’Italia perdere il diritto di utilizzare questo termine, portando così alla denominazione di Friulano nel Friuli Venezia Giulia e Tai nel vicino Veneto.
Il gemellaggio enologico tra le due regioni ha trovato espressione in una degustazione comparativa che ha visto protagonisti il Friulano delle pianure friulane e il Tai della Docg Lison del Veneto. Otto cantine sono state coinvolte, quattro friulane e quattro venete, per offrire ai partecipanti un percorso sensoriale ricco e variegato, unendo le due tradizioni vitivinicole attraverso il simbolo di un vitigno che racconta la storia e la cultura dei territori di Destra Tagliamento e Lison.
La Cantina di Ramuscello protagonista dell’evento
La Cantina di Ramuscello, una delle realtà vitivinicole più rappresentative della zona, ha partecipato alla serata con il suo Friulano Doc “Friuli Venezia Giulia” annata 2023. Gianluca Trevisan, presidente della Cantina, e Rodolfo Rizzi, direttore, hanno rappresentato l’azienda durante l’evento, descrivendo le caratteristiche del vino e l’impegno continuo per la valorizzazione del territorio, da sempre al centro delle attività della cantina. Questo impegno si riflette nella qualità dei vini prodotti e nella promozione di una cultura enologica che celebra la tipicità locale.
Un brindisi alla convivialità
A guidare la degustazione è stato Matteo Bellotto, filosofo e grande esperto del panorama vitivinicolo regionale. Con il suo approccio originale, Bellotto ha abbinato ogni vino a una canzone o a un film, offrendo ai partecipanti un’esperienza sensoriale completa e coinvolgente. Per il Friulano della Cantina di Ramuscello, ha scelto di abbinare la pellicola “Amici miei”, cogliendo nelle note del vino una complessità aromatica che richiama i valori di convivialità e amicizia, in perfetto stile contadino.
Un successo consolidato
L’iniziativa ha riscosso un grande successo, con l’evento che ha registrato il tutto esaurito. Le “Grandi Verticali” hanno confermato la loro efficacia come formato di divulgazione e approfondimento tecnico, capace di unire professionisti del settore e appassionati di vino in un racconto che va oltre il calice. L’evento ha consolidato il ruolo delle Città del Vino come promotrici di una cultura enologica che, partendo dai vitigni autoctoni, racconta la storia e l’identità del territorio, affermandosi come un punto di riferimento per la valorizzazione del patrimonio vitivinicolo.
Il viaggio delle “Grandi Verticali” continua, dopo aver attraversato il Collio e i Colli Orientali, a consolidare la sua presenza anche nella Destra Tagliamento, arricchendo il panorama vitivinicolo e promuovendo una rete di collaborazione tra le diverse aree viticole del Friuli Venezia Giulia e del Veneto.