Vera Tempora, a Valvasone nasce il festival che unisce Medioevo e contemporaneità

A Valvasone debutta Vera Tempora, il festival che esplora il Medioevo tra storia, arte, magia e cucina dal 21 al 23 novembre.

19 novembre 2025 08:29
Vera Tempora, a Valvasone nasce il festival che unisce Medioevo e contemporaneità -
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VALVASONE (PN) - Dal 21 al 23 novembre, il borgo storico di Valvasone si prepara ad accogliere la prima edizione di Vera Tempora, il nuovo festival che mette in dialogo Medioevo e contemporaneità con un ricco programma di conferenze, laboratori, incontri e spettacoli. Un progetto culturale che nasce come estensione di “Medioevo a Valvasone” e che porta la firma dello storico Franco Franceschi, pronto a trasformare il paese in un laboratorio aperto dove passato e presente si intrecciano in modo originale e coinvolgente.

Un festival che amplia la rievocazione storica

Vera Tempora nasce dall’esigenza di affiancare alla tradizionale festa medievale un percorso più approfondito e formativo, rivolto tanto ai rievocatori quanto al grande pubblico. «Il mondo della rievocazione sta cambiando – spiega Franceschi – e cerca un equilibrio tra spettacolo e verosimiglianza. Da qui l’idea di un festival capace di fornire strumenti, contesto e conoscenza, rendendo più solide le basi culturali della manifestazione di settembre».

Il Medioevo che parla al presente

Il festival pone al centro il tema del medievalismo, cioè il modo in cui l’Età di mezzo viene reinterpretata e utilizzata dall’immaginario moderno. Franceschi sottolinea come viviamo immersi in spazi, simboli e narrazioni che rimandano continuamente a quel periodo, motivo per cui cresce l’interesse verso ciò che il Medioevo rappresenta nel nostro tempo. Vera Tempora vuole valorizzare proprio questo dialogo tra epoche, offrendo una chiave di lettura ampia e stimolante.

Un programma articolato tra arti, mestieri, magia e cucina

Il percorso del festival si sviluppa in più sezioni tematiche, affidate a studiosi tra i più autorevoli in Italia.

Venerdì 21 novembre – Sala Erasmo

Alle 15:00 si apre con il tema “Medioevo di ieri e Medioevo di oggi”:

  • Tommaso di Carpegna Falconieri esplora i medievalismi politici attraverso eroi e santi in guerra.

  • Francesca Roversi Monaco approfondisce le figure femminili tra storia e immaginario.

  • Alessio Innocenti analizza il Medioevo gotico e quello fiabesco nei linguaggi dell’immaginazione.

Alle 21:00, all’Auditorium della scuola secondaria, il concerto-spettacolo dell’Ensemble Trobadores “Marco Polo. Verso Oriente” unisce musica, viaggio e suggestioni orientali.

Sabato 22 novembre – Chiesetta San Pietro e Paolo

La giornata si apre alle 9:30 con “La via delle arti e dei mestieri”:

  • Donata Degrassi racconta la bottega artigiana come luogo di produzione e sperimentazione.

  • Maurizio d’Arcano Grattoni e Francesco Fratta de Tomas presentano una piattaforma online dedicata all’ornato ligneo medievale.

  • Andrea Barlucchi affronta le sfide della ricostruzione dei mestieri.

Alle 15:00, spazio al tema del “meraviglioso medievale”:

  • Andrea Maraschi analizza strumenti e ingredienti della magia nell’alto Medioevo.

  • Vincenzo Tedesco approfondisce il passaggio dalla magia alla stregoneria.

  • Stefania Buosi-Moncunill esplora elisir, acque miracolose e vini d’oro nelle tradizioni antiche.

Alle 21:00, all’Auditorium, la conferenza di Franco Cardini, “La ricerca dell’Oriente e l’avventura dell’orientalismo”, rappresenta il fuori programma d’eccezione.

Domenica 23 novembre – Sala Cavana, Castello di Valvasone

Si chiude alle 9:00 con “La tavola nel Medioevo”:

  • Maria Giuseppina Muzzarelli racconta il ruolo delle donne nel rapporto con il cibo.

  • Antonella Campanini analizza i banchetti come strumenti politici.

  • Daniele Ognibene entra nel mondo delle spezie tra Medioevo e Rinascimento.

Alle 12:45, in Piazza Castello, gran finale con lo spettacolo di bandiere e tamburi del Gruppo Lupi Feritas Valvasone.

Un’occasione per appassionati e rievocatori

Franceschi spiega come l’obiettivo fosse quello di combinare studiosi di diverse età e competenze, accomunati dalla capacità di comunicare in modo chiaro e coinvolgente. Le giornate, infatti, non sono pensate come un convegno accademico, ma come uno spazio aperto agli appassionati del Medioevo, a chi lo studia, lo racconta o lo rievoca.

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