La proposta di un nuovo tracciato che dovrebbe collegare Sequals a Gemona sta suscitando una notevole opposizione locale. Gli amministratori delle aree interessate, quali Fagagna e Moruzzo, si sono espressi in maniera netta contro questa infrastruttura, la quale prevede anche un collegamento tra le autostrade A28 e A23. Queste posizioni sono il riflesso di una preoccupazione più ampia per l’impatto ambientale e paesaggistico che tali opere potrebbero generare, nonché per le dubitose ricadute economiche sul territorio.
Valutazione degli impatti e del dissenso
Nonostante le modifiche al progetto, che prevedono un tracciato di tipo C1 a due corsie per ridurre l’impatto, il consumo di suolo rimane elevato. Questo aspetto non fa altro che alimentare il dissenso già forte nei confronti di un’opera ritenuta poco attrattiva e potenzialmente dannosa per il contesto naturale e sociale delle aree coinvolte. La reazione delle comunità locali va intesa come un chiaro segnale del crescente scetticismo verso progetti infrastrutturali di grande scala che non rispondono efficacemente alle esigenze e alle priorità del territorio.
Le opere infrastrutturali necessarie
Tra le opere ritenute necessarie per il completamento del tracciato si annoverano la gronda nord di Pordenone, la variante di Barbeano, il consolidamento del ponte di Dignano e il collegamento Fagagna – Colloredo di Montalbano. Tuttavia, organizzazioni come Legambiente hanno espresso netto dissenso, in particolare per l’elevato consumo di suolo e l’impoverimento del paesaggio, invitando a una riflessione più ampia sui modelli di sviluppo infrastrutturale e sul loro impatto a lungo termine.
Un approccio alternativo: il modello austriaco e la riduzione del traffico su gomma
Guardando oltre i confini nazionali, l’Austria offre un modello interessante con il suo forte impegno verso il potenziamento del trasporto ferroviario. Con l’upgrade dei corridoi ferroviari, soprattutto sul corridoio meridionale Vienna-Graz-Klagenfurt, l’Austria intende gestire meglio il traffico merci, limitando quello su gomma e spostandolo sulle rotaie. Questo approccio potrebbe servire da esempio anche per l’Italia, specialmente per gestire l’aumento previsto di passeggeri e merci lungo le direttrici Est e Nord Europa.
Prospettive future e sostenibilità del trasporto
Il caso austriaco dimostra anche come le nuove linee ferroviarie non debbano necessariamente comportare la dismissione dei vecchi tracciati, i quali possono essere riqualificati per migliorare il trasporto pubblico locale o come vie alternative in caso di emergenze. Tale visione sostenibile e integrata del sistema di trasporto potrebbe fornire validi spunti per una gestione più efficace e rispettosa dell’ambiente anche nella regione interessata dal progetto Sequals-Gemona.