Truffa ai fondi pubblici, Guardia di Finanza scopre schema fraudolento: sequestri per oltre 830mila euro

Smascherato imprenditore che ha frodato oltre 830mila euro di fondi pubblici producendo documenti falsi.

31 luglio 2025 18:05
Truffa ai fondi pubblici, Guardia di Finanza scopre schema fraudolento: sequestri per oltre 830mila euro -
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BOLZANO – Nell'ambito di un’attività di controllo svolta dalle Fiamme Gialle mirata sui contributi pubblici erogati dalla Provincia Autonoma di Bolzano, è emerso un complesso schema fraudolento orchestrato da un imprenditore locale attivo nel comparto della metallurgia.

Attraverso un attento esame dei flussi finanziari legati ai contributi ricevuti, gli agenti della Guardia di Finanza hanno identificato una struttura truffaldina costruita ad arte per ottenere finanziamenti destinati all’internazionalizzazione delle imprese altoatesine.

Documenti falsi e software grafici per ingannare la pubblica amministrazione

L’imprenditore, pur di incassare i fondi, ha presentato alla Provincia una vasta documentazione contabile e bancaria, risultata poi totalmente contraffatta. Si sarebbe servito di software di elaborazione grafica per creare estratti conto bancari falsificati, fatture emesse da fornitori ignari o, in alcuni casi, addirittura da entità inesistenti. Il tutto per simulare spese fittizie relative a eventi fieristici internazionali a cui non ha mai partecipato, restando sempre in Alto Adige. L’obiettivo era quello di far credere di aver sostenuto costi ingenti, così da giustificare la richiesta e l’erogazione di sovvenzioni pubbliche.

Movimentazioni sospette e acquisto di criptovalute

L’approfondita attività investigativa svolta dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Bolzano ha permesso di ricostruire i movimenti bancari successivi all’erogazione dei fondi.

I soldi pubblici venivano rapidamente dirottati su conti correnti intestati a società gestite dal medesimo imprenditore ma formalmente riconducibili a un familiare stretto. Una parte delle somme è poi stata impiegata per acquistare criptovalute tramite un conto estero, rendendo più difficile il tracciamento delle transazioni.

Sequestro da oltre 830 mila euro e indagini ancora in corso

Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Bolzano, hanno condotto all’emissione di un provvedimento di sequestro attualmente in esecuzione. Il blocco ha riguardato non solo il denaro disponibile, ma anche beni mobili e immobili per un valore complessivo di oltre 830 mila euro.

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