Funerali di Giulio Alberto Pacchione e Lorenzo Paroni, i finanzieri morti sul Mangart: la data

Il 16 agosto, due giovani finanzieri, entrambi di grande promessa e passione per la montagna, hanno tragicamente perso la vita durante una salita nel cuore delle Alpi Giulie occidentali. Il Monte Mang...

18 agosto 2023 12:56
Funerali di Giulio Alberto Pacchione e Lorenzo Paroni, i finanzieri morti sul Mangart: la data -
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Il 16 agosto, due giovani finanzieri, entrambi di grande promessa e passione per la montagna, hanno tragicamente perso la vita durante una salita nel cuore delle Alpi Giulie occidentali. Il Monte Mangart, sito al confine tra Italia e Slovenia, ha testimoniato la caduta in parete di Giulio Alberto Pacchione e Lorenzo Paroni, mentre affrontavano in cordata una delle vie più impegnative della regione.

Le indagini in corso

La procura di Udine ha prontamente avviato le indagini per chiarire le circostanze e le cause esatte del tragico incidente. Ieri, dopo accurati accertamenti, ha rilasciato il nullaosta per la sepoltura dei due coraggiosi militari.

Funerali Istituzionali: una nazione in lutto

La comunità di Tarvisio si riunirà lunedì pomeriggio nella chiesa locale per dare l'ultimo saluto ai due finanzieri. Una presenza notevole è prevista, con partecipanti illustri tra cui il ministro Luca Ciriani, il presidente della giunta regionale Massimiliano Fedriga e il generale di corpo d’armata della guardia di finanza Andrea De Gennaro.

Ulteriori Commemorazioni

Lorenzo Paroni, originario di Spilimbergo ma residente a Valcellina, avrà una cerimonia separata mercoledì alle 14.30 nella parrocchiale di Grizzo di Montereale.

Le sfide della Via Piussi

I due finanzieri, nel momento del tragico incidente, stavano risalendo la temuta Via Piussi, una via di sesto grado nota per le sue sfide. Si ipotizza che la caduta possa essere stata causata dal distacco improvviso di una roccia durante l'attività ufficiale di addestramento.

Un servizio oltre la divisa

Oltre alla loro attività come finanzieri, Pacchione e Paroni erano parte integrante della stazione di Cave del Predil del Corpo nazionale Soccorso alpino e speleologico, testimonianza della loro dedizione e impegno verso la sicurezza e il soccorso in montagna.

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