La posizione della FIMMG FVG sulla libera professione convenzionata
La Federazione italiana medici di medicina generale (FIMMG FVG) ribadisce con forza che la libera professione convenzionata è un pilastro fondamentale per i medici di famiglia. Questo principio è in netto contrasto con le prime bozze di riforma della medicina generale che suggeriscono un possibile passaggio alla dipendenza lavorativa per i medici convenzionati con il Servizio sanitario nazionale.
Il Friuli Venezia Giulia e il passaggio alla dipendenza
Secondo le prime informazioni, il Friuli Venezia Giulia sarebbe tra le Regioni favorevoli a “assumere” i medici di medicina generale, insieme a Veneto e Lazio, mentre l’Emilia Romagna sembra aver preso le distanze da questa proposta. Il dottor Fernando Agrusti, segretario regionale FIMMG FVG, commenta sorpreso questa posizione, soprattutto considerando che in precedenza l’Assessore alla Salute regionale si era opposto a tale opzione.
Le preoccupazioni sulla trasformazione in dipendenza
Secondo Agrusti e il segretario nazionale, dottor Silvestro Scotti, il passaggio alla dipendenza metterebbe a rischio le funzioni, i compiti e gli obiettivi della medicina di famiglia, compromettendo il rapporto di fiducia tra medico e paziente.
La falsa narrazione sull’assenza della medicina generale durante la pandemia
Agrusti smentisce le voci secondo cui la medicina generale sarebbe stata assente durante la pandemia, evidenziando che i medici di famiglia non hanno mai interrotto l’attività. Inoltre, hanno giocato un ruolo cruciale nel tracciamento e nella vaccinazione, contribuendo attivamente alla gestione dell’emergenza sanitaria.
Attrattività della professione per i giovani medici
Secondo Agrusti, il focus dovrebbe essere sull’attrattività della professione per i giovani medici, anziché sulla dipendenza dal Servizio sanitario nazionale. Migliori condizioni e riconoscimenti sono fondamentali per incentivare i giovani a intraprendere la carriera di medico di famiglia.
La denuncia nazionale e il vero nodo della questione
In un’intervista, il dottor Scotti sottolinea che il dibattito sul ruolo giuridico della medicina generale nasconde il vero problema: la percezione negativa della categoria durante la pandemia. Scotti difende il lavoro svolto dai medici di famiglia e critica la narrazione che li dipinge come inefficaci e sconfitti nella gestione del Covid.