CLAUT – Il Comune di Claut si schiera decisamente contro Hydrogea riguardo alla regolarizzazione dei contratti di fornitura dell’acqua, richiedendo un incontro con i responsabili delle tariffe per ottenere prezzi più equi.
Il sindaco Gionata Sturam ha dichiarato: “Non posso accettare che gli abitanti di Claut e di tutta la vera montagna della nostra regione debbano sostenere gli stessi costi, o persino superiori, degli utenti di Pordenone e delle città”. Infatti, vivere in montagna comporta un costo della vita molto più elevato rispetto alla pianura, e le risorse disponibili sono decisamente inferiori.
Le risorse della montagna
Sturam ha sottolineato che la montagna dispone di sole tre risorse principali: “I sassi, e vediamo il problema della ghiaia e del Varma, il bosco, che è stato martoriato da Vaia, ed infine l’acqua, che distribuiamo generosamente a tutto il territorio. La nostra valle è stata cruciale per la costruzione di dighe e bacini che difendono le città e irrigano le pianure”.
L’acqua come bene comune
Secondo il sindaco, l’acqua è considerata un bene di tutti solo quando conviene: “I sacrifici e i maggior costi restano in capo alle famiglie della montagna”. Molte utenze non hanno contatori, ritenuti superflui poiché i nostri acquedotti ricevono molta più acqua di quella che viene effettivamente distribuita.
Tariffe inique e il peso sulle famiglie
Le tariffe proposte, basate sul numero di persone per nucleo familiare, comportano aumenti esponenziali che non tutelano le famiglie. Per Sturam, queste tariffe sono “un vero affronto ed un salasso verso i sacrifici che, quotidianamente, dobbiamo sostenere per rimanere a vivere qui, fra i nostri bellissimi monti”.
Sostegno alle attività commerciali e produttive
Oltre alle famiglie, è fondamentale sostenere le attività commerciali e produttive della zona. “I pochi imprenditori insediati qui sono degli eroi, perché garantiscono occupazione alla manodopera locale quando potrebbero scegliere località ben più comode dal punto di vista logistico” ha spiegato il sindaco.
L’importanza della montagna in un futuro incerto
Con i cambiamenti climatici in atto, la carenza idrica è una preoccupazione crescente: “L’acqua arriva dalla montagna. Per questo la montagna e la sua gente vanno sempre tutelate per far sopravvivere, di conseguenza, anche le città e la pianura”.
Possibili dimissioni del sindaco
Se non si raggiungerà una distribuzione equa tra oneri e vantaggi per la comunità, Sturam ha annunciato di essere pronto a rassegnare le dimissioni, lasciando al Commissario “il compito di espropriare alla montagna anche l’ultimo dei beni che ci è rimasto”.
Per ulteriori approfondimenti su questo tema, è possibile consultare le analisi di Legambiente e Alpine Pearls, che offrono un quadro dettagliato sulla situazione delle risorse idriche in montagna.