Morto Giorgio Armani, l’eleganza italiana perde il suo Re
Addio a Giorgio Armani, icona dello stile italiano. Lo stilista è morto a 91 anni. Camera ardente a Milano, funerali privati.


Il mondo della moda e della cultura piange la scomparsa di Giorgio Armani, icona dell’eleganza italiana, morto all’età di 91 anni dopo una lunga malattia. La camera ardente sarà allestita presso l’Armani-Teatro di via Bergognone 59 a Milano e sarà visitabile da sabato 6 a domenica 7 settembre dalle 9 alle 18. Per volontà dello stilista, i funerali si svolgeranno in forma privata.
Dalle origini a un impero della moda
Nato a Piacenza l’11 luglio 1934, Armani aveva iniziato studi di Medicina, presto abbandonati per seguire la sua passione per la moda. Dopo i primi passi alla Rinascente, nel 1965 viene assunto da Nino Cerruti, che gli affida la creazione di capi maschili. La svolta arriva nel 1975, con la fondazione della Giorgio Armani S.p.A. insieme a Sergio Galeotti: da quel momento inizia la costruzione di un impero che ha reso Milano il centro di una nuova estetica globale, capace di coniugare lusso e semplicità.
La rivoluzione dello stile Armani
Linee pulite, palette neutre e tessuti pregiati hanno definito un linguaggio stilistico che ha rivoluzionato la moda. La giacca destrutturata degli anni ’70 diventa simbolo di una nuova eleganza. L’esplosione internazionale arriva con il film American Gigolo (1980), dove Richard Gere indossa le sue creazioni. Nel 1981 nasce Emporio Armani, con i celebri jeans dall’aquilotto, icona di un’intera generazione.
Negli anni ’90 Armani impone il power dressing femminile, mentre dal 2005 con la linea Armani Privé conquista i red carpet di Hollywood. Le sue collezioni hanno vestito dive e star mondiali, da Cate Blanchett a George Clooney, fino a Leonardo DiCaprio. Un impatto che richiama la forza di manifestazioni culturali internazionali che, come il Castello Festival di Padova, sanno coniugare arte, spettacolo e identità.
Cinema, musica e sport
Armani ha firmato costumi per pellicole celebri come Gli intoccabili, Il cavaliere oscuro e The Wolf of Wall Street. Ha collaborato con icone della musica mondiale – Madonna, Tina Turner, Beyoncé, David Bowie – e con artisti italiani come Eros Ramazzotti ed Elisa.
Non meno forte il legame con lo sport: Armani ha acquistato l’Olimpia Milano e ha vestito squadre come il Chelsea e la Nazionale inglese. Dal 2012 è stato stilista ufficiale della squadra olimpica italiana con la linea EA7, accompagnando gli azzurri alle Olimpiadi di Londra, Rio e Tokyo. Un sodalizio tra estetica e dinamismo che oggi ricorda la stessa passione con cui il pubblico segue eventi popolari e sportivi del Nordest, come i 65 anni delle Frecce Tricolori a Rivolto.
Onorificenze e ultimi progetti
Armani ha ricevuto i più alti riconoscimenti: Cavaliere di Gran Croce, Legion d’Honneur in Francia, Compasso d’Oro e Laurea honoris causa. Solo nel 2023 aveva ricevuto il Leone d’Oro in vetro di Murano al Festival del Cinema di Venezia, ulteriore segno del legame tra moda e arte.
Proprio quest’anno il marchio celebra i 50 anni con una mostra alla Pinacoteca di Brera, annunciata da Armani in luglio per il suo compleanno. Pochi giorni fa aveva acquistato lo storico locale “La Capannina” di Forte dei Marmi, un gesto affettivo verso un luogo caro alla sua memoria.
Il mondo saluta così Giorgio Armani, lo stilista che ha reso la sobrietà sinonimo di lusso, trasformando il made in Italy in un mito globale