(Ti Lancio) SPILIMBERGO (Pordenone) 12 aprile 2023 – È noto che il reperimento di collaboratori è diventata una delle sfide più impegnative per le aziende, anche in Friuli Venezia Giulia. A maggior ragione quando il profilo ricercato è decisamente tecnico e da impiegare in un ambito spiccatamente manifatturiero, come la meccanica.
Il felice incontro, quindi, tra domanda e offerta è già di per sé una notizia, ancor di più se a presentarsi in officina sono donne che hanno saputo riqualificarsi dopo aver subito una crisi aziendale e non hanno avuto timore a confrontarsi con una specializzazione che per l’immaginario collettivo resta tipicamente maschile, come la fresatura e la tornitura.
È la storia positiva che può raccontare oggi Eidos, l’azienda che da Spilimbergo porta le sue bricchettatrici per la maggior parte all’estero, oltreché in Italia, offrendo una soluzione importante per compattare i trucioli da lavorazione meccanica di materiali metallici, come l’acciaio, la ghisa, l’alluminio, il rame, l’ottone, lo zinco, il bronzo, nonché polimeri.
«Eravamo alla ricerca di personale da tempo e anche un po’ in allerta per qualche esperienza di inserimento che non è poi proseguita, quando un nostro consulente ci ha raccontato di Benedetta attorno ai 45 anni che, rimasta senza occupazione, aveva deciso di riqualificarsi frequentando un corso per tornitore», racconta Michela Cilenti, manager nell’azienda guidata da Stefano Galassi.
Da qui il colloquio e il successivo ingresso in azienda, con impiego sugli impianti dedicati alla tornitura dei componenti delle bricchettatrici che poi sono montanti all’interno della stessa Eidos. «L’avvio dell’esperienza è stata estremamente positiva – racconta ora Cilenti – e dopo circa un mesetto è stata la nostra collaboratrice a presentarci un’altra donna Fides, coetanea, disposta ad entrare in officina dopo essersi rimessa anche lei in gioco, rispetto al lavoro in fabbrica che aveva avuto in precedenza». Anche il secondo ingresso in azienda si è rivelato interessante.
«Sono state due assunzioni decisamente positive da tutti i punti di vista – conferma Cilenti -: le due donne si sono perfettamente inserite nel ruolo, dimostrando attitudine nella gestione delle macchine, intraprendenza, volontà di apprendere e migliorare e un’importante fidelizzazione all’azienda. In officina si muovono con assoluta cognizione di causa. Non solo fanno ciò che devono, ma sono propositive, creative, e “vedono” il lavoro senza la necessità di essere costantemente incalzate». Rappresentano, in sintesi, «un deciso valore aggiunto per l’impresa», affermano all’unisono Galassi e Cilenti. «All’avvio dell’esperienza la fiducia è stata reciproca e ci auguriamo che il rapporto possa proseguire nel lungo periodo», concludono all’Eidos.